giovedì 5 ottobre 2017

vi racconto "YAKUZA" di S. Pollack in 7 minuti



Situato principalmente in un Giappone contemporaneo, The Yakuza mostra Robert Mitchum come Harry Kilmer - un ex combattente, un duro tutto d'un pezzo che si che dirige verso la terra del Sol Levante dopo che la figlia di un vecchio amico viene rapita da un boss mafioso spietato. Harry di conseguenza, chiede l'aiuto di un ex membro Yakuza (Takakura Ken, 'Non è più tempo d'eroi', 'Black Rain', 'Antarctica', l'attore descritto dai critici americani come 'quello che non sorride mai'), e trova anche il tempo per rintracciare una vecchia amante (Keiko Kishi) e sua figlia (Christina Kokubo). Verboso e ritmato come ci si potrebbe aspettare da un film di Sydney Pollack, The Yakuza è un efficacissimo noir che beneficia indubbiamente dalla convincente performance del grande Robert Mitchum. Gran parte del film è dedicato alla lunghe sequenze di dialoghi in cui i personaggi contemplano le varie differenze culturali che esistono fra loro, roba non tanto interessante e certamente non affascinante come i sceneggiatori Paul Schrader e Robert Towne credono chiaramente che sia, specialmente da quanto dozzine di film sono passati sotto i ponti a descrivere tali argomenti. Detto questo, il film aumenta di spessore e interesse in maniera considerevole in quanto si trasforma lentamente in una storia di 'revenge' che si conclude con un finale davvero emozionante, che trova Mitchum e Ken penetrare in una roccaforte Yakuza, dove devono combattere quasi due dozzine di soldati (Mitchum, armato con un fucile e una pistola, è particolarmente cool e 'badass'). Capolavoro.

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